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SPOLETO

Le due esposizioni di Nunzio a Spoleto registrano la sua palpitante, solitaria presenza nel contesto artistico contemporaneo, ora con opere appositamente realizzate per un appuntamento nella storia. Alla Chiesa della Manna d’Oro, per la mostra all’interno del Festival dei due Mondi, ha presentato 4 grandi opere in legno nero combusto con interventi di blu, che interagiscono con nicchie ed altri spazi del luogo sacro a pianta ottagonale. Parallelamente - a cura della  Galleria Bonomo - sono stati presentati altri lavori tridimensionali esclusivamente in piombo il quale, attraverso inedite e sapienti manipolazioni, riesce a rivelare una nuova luce. In questa occasione, dunque, sono stati messi in raffronto dialettico due momenti di una ricerca - rigorosa e sottile come sempre - basata sull’uso distinto dei materiali: il legno che assorbe la luce e genera  rapporti visivi tra i toni scuri; il piombo (metallo-non metallo) che la respinge. In entrambi i casi è stata creata una relazione di “stridenti armonie” con l’ambiente dato.

Luciano Marucci

[«Juliet» » (Trieste), n. 64, ottobre-novembre 1993, p. 71]