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TREVI

Dopo la discussa edizione di Aperto alla Biennale di Venezia del ‘93 e la chiusura della sezione voluta quest’anno da Jean Clair, si è sollevato un coro di proteste raccolte da trenta istituzioni museali internazionali (per l’Italia Trevi e Bologna). Esse hanno reagito inaugurando contemporaneamente alla mostra veneziana altrettante antibiennali. Per questa occasione espositiva-dimostrativa, a Palazzo Lucarini sono stati invitati M. Bartolini, V. Beecroft, R. Bertuzzi, B. Bee, S. Ciracì, F. Cresci, F. Delle Chiaie, B. Esposito, P. Fabiani, G. Gabellone, L. Lambri, M. Manetas, M. Manzelli, D. Marchionni, C. Miura, D. Papadia, A. Rabbiosi, A. Ruggieri, F. Scialò, S. Tombolini, M. Uberti, C. Viel. Anche se certe esperienze, data l’età degli autori, possono apparire irrisolte, nel dibattito sulle arti visive la tensione verso il nuovo desta più curiosità e interesse delle opere rassicuranti. Alcuni artisti esprimono orientamenti estetici paralleli, altri percorrono vie più personali. Comunque, l’importante è che in questo momento venga riaffermato il diritto alla libertà della ricerca. Quindi, in tali appuntamenti conta più la salvaguardia del principio che il giudizio di valore sulla produzione dei singoli partecipanti.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 74, ottobre-novembre 1995, p. 72]