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SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Nella posizione “cappa” la barca a vela si lascia cullare dalle onde... La collettiva Posizione Kappa, per analogia, probabilmente è stata pensata per tentare di scuotere la sonnolenza di una città di mare, invitando a riflettere sulla possibilità di nuove vie comunicative. Il luogo espositivo della Palazzina Azzurra ha visto transitare per solo 4 giorni (pochi per giustificare l’organizzazione e per visitare la mostra) sedici artisti giovani con “l’obiettivo di stimolare il dibattito”. Alcune installazioni volevano mettere in luce, ora in maniera seriosa ora ludica, certe problematiche del nostro tempo, attraverso l’uso di svariati materiali: vetro, ceramica, juta, circuiti elettrici, carbone, olio esausto, carta, liquidi... Ecco gli espositori: Lorenzo Alagio (Stradella-PV), G. Luigi Antonelli (Fermo), Paolo Biagioli (Gubbio), Sai-Borg (San Marino), Maurizio Borzì (Catania), Mario De Carolis (Brescia), Juka Hata (Tokyo-Milano), Francesco Impellizzeri (Roma), Filippo Leonardi (Catania), Makoto Tokyo-Milano), Gaetano Ricci (Belluno), Monica Saccomandi (Bergamo), Antonio Scaccabarozzi (Lucca), Susanna Scarpa (Milano), Emily Joe (Varese), Gruppo Koinè (con Daniele Arosio, Maurizio Battello, Giuseppe Carrino,  Mariangelo Cazzaniga, Marco Gavirani Galloni, Piero Macchini, Giacomo Manenti, Francesco Mariani), Nicoletta Vallorani (fuori catalogo). Monica Bianchetti per l’inaugurazione ha tenuto una “dancetallation”. 

Luciano Marucci

 [«Juliet» (Trieste), n. 90, dicembre 1998-gennaio 1999, p. 77]