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RECANATI

La città di Leopardi ha reso omaggio a Ubaldo Bartolini con una mostra monografica dal titolo “Paesaggi dell’anima e dell’immaginario”, a cura di Maurizio Calvesi, Lorenzo Canova e David Frapiccini, allestita presso Villa Colloredo Mels dove ha sede la Pinacoteca Civica. L’esposizione era introdotta da una conferenza dello stesso Calvesi e la partecipazione del sindaco di Recanati Fabio Corvatta, dell’assessore comunale alla cultura on.le Franco Foschi (presidente del Centro Studi Leopardiani) e del critico Paolo Balmas. Comprendeva una selezione di lavori degli ultimi dieci anni di attività, fatta eccezione per l’emblematica opera del 1972 formata da un pennello con paesaggio dipinto sulle setole, che si fece subito notare alla Biennale di Venezia: prima testimonianza del recupero della pittura tout court da parte dell’artista. Infatti, da quella insolita ideazione ironico-concettuale prese avvio la metamorfosi che ha portato Bartolini agli attuali esiti qualitativi, elevando a nuova dignità il genere paesaggio, visto come luogo della classicità, del mito e della fiaba, dove la figura umana si perde tra forme irreali, “interminati spazi”, “sovrumani silenzi, e profondissima quiete”. Da qui il giustificato accostamento al grande poeta marchigiano. L’evento era supportato da un ricco catalogo con vari contributi critici e riproduzioni a colori.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 112, aprile-maggio 2003, p. 79]