Home arrow Viaggi nell'arte arrow Transiti arrow Antonella Mazzoni (n. 117/2004)
PDF Stampa

ASCOLI PICENO

La personale di Antonella Mazzoni al Centro d’Arte l’Idioma riassume alcune fasi determinanti del suo percorso artistico iniziato nei primi anni Novanta: dai piccoli ritratti di famosi compositori - associati a brevi ‘didascalie’ e a superfici monocromatiche - ai recenti quadri dalle immagini emergenti da ampi spazi naturalistici o da interni, integrati da frasi che si completano attraversando le opere di uno stesso ciclo tematico. In queste ultime realizzazioni sono raffigurati principalmente oggetti del quotidiano e alcuni strumenti musicali che, ancora una volta, ricordano le origini parmensi dell’autrice, evidenziate anche da una giovane violinista che all’inaugurazione della mostra ha eseguito brani classici. Tutti soggetti definiti iperrealisticamente, aventi una forte valenza comunicativa. Nonostante la loro fredda oggettività, ottenuta con procedimento pittorico, entrano in contrasto con le tecnologie avanzate da cui derivano stereotipi. Nella produzione della Mazzoni, grazie soprattutto alla luminosità del colore, la banalità dell’oggetto prescelto viene riscattata dalla sublimazione della componente materica e dal disvelamento delle sue qualità ‘ideali’. Inoltre, la relazione tra iconografia e parola significante attiva il pensiero, spostando la percezione dal visivo al concettuale, senza però scalfire la bellezza dell’immagine rappresentata.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 117, aprile-maggio 2004, p. 73]