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MACERATA

Aprire un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea in tempi di recessione economica e culturale, peraltro in una regione sonnolenta, è un atto di coraggio. Lo ha dimostrato l’artista Alessandro Acquaticci inaugurando fuorizona artecontemporanea con la stimolante collettiva, The 1st show, in cui ha aggregato sette artisti affermati dai linguaggi differenti messi a confronto. Monica Carocci fotografa la realtà mediandola con il suo stato emozionale e offre personali visioni evocative sul fluire del tempo; l’olandese Anye Janssen, attraverso volti distorti, riflette con sofferta partecipazione sulla difficile condizione umana; Maurizio Arcangeli esibisce le riconoscibili, ma sempre sorprendenti tautologie concettuali, formalizzate con rigore minimale e sottile ironia. La torinese Mara Aghem, invece,  propone  fantasiose e comunicative figure da fumetto; Andreas Leifauk immagini immediate e inquietanti - derivate dai ricordi e dai media - associate alla scrittura; mentre Katrin Plavcak compone opere con frammenti di immagini che inducono a interpretare più che a contemplare. Karin Andersen pone particolare attenzione sul corpo umano per indagare, con misurato spirito critico, il rapporto tra l’uomo e il suo habitat. Questo primo appuntamento si è rivelato positivo. Ad maiora!     

Luciano Marucci

[«Juliet», n. 120, dicembre 2004-gennaio 2005, p. 76]