GLI ACCENTI DELL’IDIOMA evento telematico a cura di Luciano Marucci 1 marzo - 30 giugno 1997
Fine millennio: molti fenomeni del presente che ci sfuggono; certamente trasformazioni epocali in atto. La crisi socio-economica, nel bene e nel male, sta modificando sostanzialmente il tradizionale sistema dell’arte. Gli spazi espositivi privati si vanno restringendo; quelli delle istituzioni pubbliche sono ancora troppo rari e con programmi discontinui per svolgere un ruolo significante. L’arte, già difficile da gestire, circola poco e non riesce a farsi capire; le gallerie con programmi promozionali scarseggiano o sono emarginate, per cui i giovani operatori visuali vivono una situazione precaria. È in questo contesto che essi vanno in cerca di uscite di sicurezza, appellandosi alle risorse personali, specialmente per l’identificazione di spazi alternativi usabili a livello informativo o creativo pur di non ritrarsi dalla realtà (il che vorrebbe dire ritardare il cambiamento e rinunciare agli arricchimenti che ne potrebbero derivare). Quindi, affrontare il problema di comunicare efficacemente e a molti, individuare formule originali che diano all’opera d’arte una giusta collocazione, mentre si va elaborando un nuovo statuto dell’immagine in una civiltà protesa verso l’universalizzazione del sapere, può evitare la stasi che porterebbe all’isolamento totale. Da questi presupposti la scelta di una mostra in sequenza video che impieghi un mezzo in espansione qual è Internet. L’operazione, infatti, permette una fruizione allargata dell’opera che, sebbene si privi del rapporto diretto con l’osservatore, riguadagna autonomia eludendo la logica consumistica. E, nello stabilire il contatto con una pluralità di individui attraverso la telematica, si appropria dello spazio della galleria che non c’è più (almeno come luogo fisico) per far sopravvivere l’immaginario nello sviluppo di relazioni esterne. Ciò, nonostante la fase di riflessione sull’uso ottimale di tale tecnologia che indubbiamente costituisce una delle vie percorribili per la definizione di scenari futuri. In questa occasione, in cui l’incontro-confronto avviene su un terreno virtuale, gli artisti distanti fra loro geograficamente e per tecniche espressive, sono accomunati dal desiderio di proporsi all’attenzione di un più vasto pubblico. L’evento, peraltro attuato in economia e senza ricorrere a sponsor, consente di superare difficoltà pratiche e di visionare, in tempo reale, la produzione recente o, comunque, più rappresentativa dei partecipanti, con possibilità per tutti di stampare il relativo catalogo. Del resto, l’esperienza non è incompatibile con le altre più convenzionali e può addirittura servire a ridestare la curiosità, se non l’interesse, di frequentare le gallerie... Per la collettiva sono stati selezionati una trentina di nomi dei 250 che nell’arco di 15 anni sono passati per l’ “Idioma” di Ascoli Piceno, Centro d’Arte che ha scelto di esporre prevalentemente giovani, non solo in senso anagrafico ma anche linguistico, con una formula espositiva dinamica, sicuramente più speculativa dal lato culturale che mercantile. Il consuntivo indica una crescita nella qualità e focalizza l’attenzione sui più attivi e inventivi artisti finora presentati che, con la loro unicità, ribadiscono la proficua incoerenza dell’attuale panorama italiano fatto di ricerche pluridirezionali. Il titolo, Gli Accenti dell’Idioma, sta a significare, appunto, che è stata operata una scelta delle individualità più eloquenti, nel tentativo di dare voce ad una lingua dell’identità e di ridisegnare uno spazio vitale che non deve essere trascurato. Ecco gli accenti apposti: Rosetta Berardi Luisa Bergamini Rosanna Boraso Massimiliano Cadamuro Antonella Capponi Luigi Carboni Agostino Cartuccia Pino Chimenti Graziella Contessi Patrizia Di Paolo Marcello Diotallevi Terenzio Eusebi Paolo Gobbi Marisa Korzeniecki Nino Luca Marcello Lucadei Arnaldo Marcolini Fabrizio Mariani Giorgio Mercuri Maurizio Mercuri Gi Morandini Zita Noè Giuseppe Papagni Salvatore Pepe Augusto Piccioni Dino Sileoni C. Fulgor Silvi Roberto Tigelli Luana Trapè Rita Vitali Rosati.
(testo introduttivo) |
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