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MACERATA

Laboratorio Politico di fine secolo si intitola una originale iniziativa dell’Associazione culturale Per Mari e Monti, a cura di Gabriele Perretta e con il coordinamento di Francesca Monti. L’obiettivo è di tracciare un bilancio dell’arte contemporanea partendo dalla generazione anni Settanta, piuttosto impegnata ideologicamente, attraverso alcuni “comportamentali” vicini alla “memoria”, fino ai più “nuovi” che si vanno dibattendo in questioni intorno al linguaggio. Il progetto prevede tre edizioni con cadenza annuale fino al 2OOO. In prima uscita la mostra, allestita a Chiesanuova di Treia, è stata articolata in sezioni: “Antologia poetica”, “Memoria del Politico”, “Memoria di incontri”, “Fonie dell’Est”, “Simili Analogie”, “Sonnambula”. Tra i nomi “storici” documentati in catalogo o in mostra: Ben, Chiari, Gilardi, Kosuth, La Mont Joung, Lewitt, Lombardo, Mauri, Merz, Patella, Pistoletto, Riley, Vaccari. E poi i più giovani Anzalone, Bordoni, De Leonibus, Di Matteo, Fogli, Impellizzeri, Levini, Lim, Mattii, Montesano, Papadia, Pinelli, Riello, Salvatori, Ratti, Renzini, Ultrash, Vitali Rosati ed altri. Con questo evento Perretta ha inteso dare “una lettura del rapporto tra poetiche e politiche, alla luce dei nuovi fenomeni della contemporaneità, come momenti decisivi della storia dell’artista (...)”. “...La sua parte più propulsiva vuole indagare il nuovo ruolo che sta assumendo il cammino parallelo tra arti e ideologie feticistiche striscianti”. L’operazione è stata supportata da un catalogo-documento in cui si “discute il complesso intreccio delle idee e delle proposte critiche di un gruppo di intellettuali che si muovono fuori dallo spazio ordinario delle filosofie giustificazioniste di questo fine millennio”.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 80, dicembre 1996-gennaio 1997, p. 72]