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ANCONA

Il Comune del capoluogo dorico (presso la Mole Vanvitelliana), in associazione con il Centro Arti Visive di Pesaro (nell’ex Pescheria), ha dedicato al pittore folignate Romano Notari due ampie esposizioni di dipinti e disegni che hanno consentito di rivisitare i momenti più significativi di un coerente, ma progressivo percorso creativo. Meritate ed attese, le mostre hanno evidenziato la circolarità di una ossessiva, inconscia e lucida ricerca che si è mossa tra mitico-erotico-mistico- poetico, esaltata dal colore-luce giallo arancio nelle sue infinite modulazioni. Notari, oltre che per la qualità dei suoi dipinti, va apprezzato per l’autenticità del suo messaggio mai esteriore, che si manifesta attraverso una visionaria iconografia del tutto personale e un’organica concezione delle componenti naturali, per cui si è sempre schierato in difesa dell’identità umana nell’ecosistema, con l’intento di universalizzare le sue problematiche interiori. Nonostante i mutamenti linguistici del panorama artistico, la sua produzione per cicli tematici consequenziali, ancora una volta ci è parsa necessaria e vitale, esaltata dalle capacità grafico-pittoriche, dall’aura sacra e poetica che apre alla speranza e sublima le motivazioni più intime e complesse. A documentazione del suo lavoro, per molti aspetti esemplare, un accurato catalogo Allemandi.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 98, giugno 2000, p. 71]