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L’opera eterogenea di Dante Fazzini PDF Stampa

Visitando la personale dell’ascolano Dante Fazzini, allestita nello spazio espositivo di “Rinascita comunicazione” in piazza Roma, di fronte alla diversità delle opere presentate, mi sono chiesto quale poteva essere la chiave di lettura e il senso del suo percorso. Ciò anche se i lavori hanno delle costanti riconoscibili e sono circoscritti agli ultimi anni di attività, quando l’artista è passato da una figurazione ‘impegnata’ a una pittura sostanzialmente aniconica; dall’incisione ai collages con carte e alle opere polimateriche con colori ora delicati, ora accesi.

Una possibile risposta va ricercata nel temperamento passionale e indipendente dell’autore che, alle mode linguistiche e agli stressanti agonismi imposti dal sistema dell’arte preferisce la libertà espressiva, soprattutto per scoprire e affermare la propria identità. Da qui il bisogno di dare ascolto alla vocazione estetica e alle pulsioni, di seguire particolari interessi culturali, esternare riflessioni filosofiche e ansie esistenziali. Nella ricerca di modi originali, però, egli non ignora modelli e valori che hanno fatto la storia dell’arte. Ecco allora che le opere della seconda fase, per spazialità, raffinatezze grafico-cromatiche e perfino per musicalità, non dimenticano la lezione di un Kandinskj o di un Klee, indiscussi maestri dell’astrazione e della sperimentazione ad oltranza. Nelle esperienze recenti l’inquieto Fazzini approda a una pittura più introversa, dai colori densi e cupi, anche se prevalgono i toni caldi; mentre i soggetti, caratterizzati da forme tortuose, hanno una plasticità quasi scultorea. Sono costruzioni eccentriche, espressionistiche, ai limiti del surreale.Sicuramente si tratta di una produzione che nasce dal piacere della creatività e dalla pratica manuale, ma anche dal tormento interiore. Insomma, sono manufatti artistici decisamente autobiografici, pure se esteriormente distanti dai due autoritratti che sottolineano questo aspetto.La mostra rimarrà aperta fino al 31 ottobre. (l.m.)  

 

(recensione mostra - tenuta nell’ottobre del 2003 presso “Rinascita Comunicazione” di Ascoli Piceno - richiesta dal “Corriere Adriatico”, ma non pubblicata)