Home arrow Viaggi nell'arte arrow Transiti arrow Luana Trapè (n. 107/2002)
PDF Stampa

RIPATRANSONE

Va sempre più aumentando il numero delle “donne in cultura”. Luana Trapè, oltre alla pittura, pratica la scrittura ed è animatrice dell’Associazione “Periferie”, che annualmente organizza eventi interdisciplinari, conosciuta pure per il suo impegno sociale tendente a mettere in luce soprattutto le capacità creative delle donne. Tre anni fa, con la scrittrice e storica Joyce Lussu, ha pubblicato un libro “Sulla civetteria” (Ed. Voland di Roma) e recentemente “Il cuore è servito”, raccolta di suoi testi poetico-narrativi e disegni (Livi Editrice). Nella serie di opere proposte nella Sala Condivi del Comune ha presentato un’arte che appare elementare e comunicativa, caratterizzata da una spiccata manualità pittorica. In verità si tratta della riconquista di un linguaggio figurativo essenziale, derivante dal superamento di teorie impersonali, anche se non mancano implicazioni letterarie e concettuali. Nel contempo l’autrice prende le distanze dalla quotidianità per esternare liberamente un mondo intimo e passionale dove le relazioni uomo-donna-natura sono disarticolate come apparizioni di un sogno nutrito da allusioni autobiografiche; associate a rimandi popolari o colti; dominate dalla magia e da ironici valori poetici legati ad una sensibilità tutta femminile. I diversi soggetti, uniti da una illogica sequenza di immagini atemporali, finiscono per visualizzare enigmi da psicoanalisi. Così la forte ambiguità percettiva sottrae l’opera alla lettura razionale e stimola l’osservatore ad addentrarsi nei luoghi della metafisica abitati dall’inconscio e dal mistero.

Luciano Marucci

[«Juliet» (Trieste), n. 107, aprile-maggio, 2002, p. 74]