TERAMO

Castelbasso, piccolo paese di qualche migliaio di abitanti, è riuscito a fare della cultura la sua arma di riscatto e si sta giovando di un dinamico polo culturale soprattutto grazie all’attività della Fondazione Malvina Menegaz che, tra luglio e agosto di ogni anno, organizza manifestazioni culturali riconducibili a diversi ambiti: Arti visive, Didattica, Musica antica, Musica contemporanea, Letteratura, Incontri, Enogastronomia. Per le esposizioni ogni volta viene reso omaggio a un artista importante e si dà spazio a una collettiva (spesso a tema) sull’attualità artistica. Quest’anno si è pensato a Renato Guttuso, nel centenario della nascita, con una scelta di opere selezionate dal critico Francesco Poli, arricchita da fotografie di Aurelio Amendola che ritraggono l’artista al lavoro nel suo studio di Velate. Un percorso che evidenziava i momenti più significativi dell’evoluzione linguistica del pittore. La sezione più sperimentale - a cura di Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza - proponeva “Interferenze Costruttive - Artisti in Residenza in Azienda”, con nove artisti affermati ed emergenti: Mario Airò, Emilio Isgrò, Paolo Parisi, Cesare Pietroiusti, Paola Pivi, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Sabrina Torelli. Tutti si sono rapportati con aziende di vario genere del territorio abruzzese: D.G. & D.F. Metalli, D’Auria Media Group, Falone Costruzioni, Frantoio Montecchia, Gelo, Il Centro, MD’E, Parallelo 42, Università degli Studi di Teramo-Facoltà di Scienze della Comunicazione. Hanno studiato i particolari procedimenti operativi per poi attivare i loro processi creativi nella realizzazione di apposite opere. Ne è risultata una mostra eterogenea, piuttosto insolita, che tentava di avvicinare l’astrazione del mondo dell’arte a quello della realtà produttiva. Le due esposizioni erano accompagnate da eleganti cataloghi stampati dalla D’Auria Printing S.p.A.

Luciano Marucci 

[“Juliet” (Trieste), n. 154, ottobre-novembre 2011, pp. 96-98]