ZAGABRIA Malgrado le difficoltà belliche, la VII manifestazione internazionale di graphic design e comunicazione visuale si è tenuta regolarmente. Un gruppo di operatori tra cui A. Pal, M. Vulpe e I. Picelj ha tenacemente voluto questo ZGRAF in cui sono stati raccolti più di mille lavori, realizzati negli ultimi due anni in tutto il mondo, dalla Cina, al Giappone, alla Russia, alla Gran Bretagna..., divisi in ben sette sezioni. Sono stati proposti marchi, immagini corporative, cataloghi, calendari, inviti, francobolli, imballaggi, annunci pubblicitari e ancora: disegni editoriali, films e video, segnaletiche. La sezione più spettacolare era dedicata ai posters oggi inglobati nell’arte con loro codici specifici. La giuria, presieduta dall’italiano Getulio Alviani, ha assegnato il gran premio ex aequo a K. Nagai, O. Frankoovic e a S. Kirinic. Hanno ricevuto rispettivamente il primo e secondo premio T. Zacharko e il “Trio Serajevo”. Tra le presenze più interessanti due maestri italiani: F. Grignani con la fantasiosa ideazione di un marchio per ospizio e B. Munari con il creativo contributo legato all’immagine della propria esposizione in Giappone. I giovani italiani selezionati erano: M. Matricardi, M. Minoggio, A. Ardessi. Vi figuravano anche le riviste “Ecclesia” e “Risk”; la “Cinelli Columbus”, la “Wonderbra”, la “Vidas” con il polemico e realistico messaggio “in uno Stato di abbandono” e la “Sanzanobi” con l’ultimo lavoro del genio grafico Max Bill. Luciano Marucci [«Juliet» (Trieste), n. 77, febbraio-marzo 1996, p.62]
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