FINLANDIA Subito dopo la mostra “Strappi”, tenuta alla Galleria Arco di Rab a Roma, Claudia Peill ha proposto “Il senso del tempo” in una personale al Center of Photography Peri di Turku, sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura. Nelle grandi opere bidimensionali, tutte recenti, l’immagine fotografica, misuratamente manipolata all’interno di riquadri, è parzialmente occultata e cristallizzata da resina e pigmento. L’artista romana, partita da brani di graffiti metropolitani congelati sotto delicate velature di paraffina, sempre attenta agli aspetti sensibili e vitalistici, ultimamente è andata alla scoperta del ‘paesaggio umano’ come luogo del disagio esistenziale e delle azioni individuali in sequenze frammentate. La ricerca di autenticità è evidenziata pure dall’uso costante della fotografia in bianco e nero e dalla scelta di momenti di vita esemplari, cioè privi di sembianze artificiali e di colori ‘consumistici’. Tagli, emergenze figurali, sfocature e spazi aniconici generano dolci sensazioni e alludono alla drammaticità del vivere, alleggerita dalle visioni poetiche e dalle incertezze espresse dal fluire del tempo tra inquietanti presenze esterne e silenzi di memorie intime. Alla fine il quadro, ben calibrato ma in apparenza indeterminato, sollecita l’osservatore a colmare i vuoti con il proprio immaginario. Luciano Marucci [«Juliet» (Trieste), n. 88, giugno 1998, p.68]
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