Francesca Benucci (n. 67/1994)

MONSAMPOLO

Dopo la lodevole iniziativa interdisciplinare attuata l’estate scorsa per rivitalizzare il centro storico, il Comune ha proposto nelle “Sale del Borgo” un incontro d’arte con Francesca Benucci. L’artista di Perugia, per l’occasione ha realizzato tre installazioni riuscendo a far entrare in campo componenti storiche, scientifiche e simboliche. Gli aspetti plastici, segnici, cromatici e perfino sonori degli interventi hanno interagito con i suggestivi spazi architettonici e con l’antica atmosfera del sito. Con questi ultimi lavori l’artista ha ribadito che possono essere geometrizzate le forme reali, ma anche le emozioni; che con l’atto creativo si può arrivare ad un nuovo ordine, al nucleo del “luogo” naturale / artificiale prescelto. Ha stabilito la convivenza di entità in apparente contrasto fra loro per riscoprirne le potenzialità; un flusso tra azione artistica e ambiente dato, tra arcaico e moderno, soggettivo e oggettivo. Le articolate strutture geometriche tridimensionali, prevalentemente in rame, pur avendo un impianto minimal, non sono apparse asettiche, anzi sono riuscite a ri-definire lo spazio-tempo indirizzando la percezione e ad affermare la presenza di un’immagine magica capace di evocare forze primigenie misteriose (che ci appartengono) in un’armonia totale di tipo rinascimentale.

Luciano Marucci

[«Juliet» » (Trieste), n. 67, aprile-maggio 1994, p. 63]