Piero Pizzi Cannella 

 

L’incontro con Pizzi Cannella risale al periodo in cui mi stavo occupando di tutti gli artisti della “Nuova Scuola di Roma”, annidati nell’ex pastificio “Cerere” al numero 3 di via degli Ausoni nel quartiere San Lorenzo. Poiché la sua intervista fu pubblicata solo in parte su “Juliet” (n. 62/1993), la ripropongo qui integralmente. In quell’occasione Piero mi invogliò a pubblicare un libro sul Gruppo a cura di un editore romano, ma l’idea non ebbe seguito perché avevo notato che tra loro si era creata una maggiore indipendenza, evidenziata anche ‘fisicamente’ con il trasferimento in Umbria prima di Bruno Ceccobelli, poi di Marco Tirelli. E restava dubbia l’appartenenza di Domenico Bianchi a quell’aggregazione.Nel 2003 incontrai ancora Pizzi Cannella nel suo studio mentre stavo allestendo l’esposizione telematica Fisiognomica ideale; successivamente al Teatro India di Roma, per l’inaugurazione della sua mostra “Le mappe del mondo” tenuta nel 2004, e per l’edizione del calendario d’autore 2006 a lui dedicato. 

 

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