Conversazioni non-stop con HUO
Il capitolo aggrega le diverse conversazioni con Hans-Ulrich Obrist, tra i più attivi e propositivi critici-curatori e scrittori del panorama artistico internazionale. Con lui ho avuto e ho un costante, costruttivo rapporto di lavoro fin dal 2010. HUO è un interlocutore imprescindibile per i miei servizi sulle problematiche emergenti dell’arte contemporanea. I dialoghi si svolgono per lo più durante le Art Week di Basilea – dove egli all’interno del padiglione fieristico tiene talk su argomenti di attualità – e nel Regno Unito, oppure via Skype (sempre in ore notturne). Annualmente mi rilascia interviste anche sulle Marathon, da lui curate alle Serpentine Galleries di Londra di cui è art director, che trattano questioni culturali, esistenziali e ambientali del momento con modalità interdisciplinari. Grazie anche alla sua disponibilità, con lui vado realizzando una sorta di “Conversazione non-stop”. Giacché egli è sempre molto impegnato e in giro per il mondo, quando non lo incrocio personalmente, non è facile avere appuntamenti a distanza, senza rinvii…, attraverso il suo assistente Max Shackleton. Le altre mie considerazioni sul personaggio sono state espresse in alcune introduzioni ai suoi contributi sotto elencati, pubblicati su tre testate. [Dedico questo ‘capitolo’ alla mia cara Anna Maria, che seguiva con grande interesse l’attività di Obrist e curava le trascrizioni delle nostre conversazioni, peraltro non sempre facili da comprendere, in quanto egli, oltre a parlare svelto, quando non ricorda qualche parola della nostra lingua, la inventa… Quindi, dopo tanti incontri, anche lei aveva stabilito una relazione amichevole con Hans, comunque sempre gentile con le donne.]
“L’Arte della Sopravvivenza”(V), “Juliet”, n. 150, dicembre 2010-gennaio 2011
“Polifonia delle differenze nella Glocalità”, “arteecritica”, n. 66, maggio 2011
ILLUMInazioni e OSCURAmenti DELLA 54. BIENNALE, “Juliet”, n.154, ottobre-novembre 2011, p. 48
“da Art | 42 | Basel”, “Juliet”, n.154, ottobre-novembre 2011, p.73
LA GARDEN MARATHON DELLA SERPENTINE GALLERY DI LONDRA, “Segno”, n. 238, dicembre 2011-gennaio 2012, p. 20
“Festival di Faenza 2011”(III), “Juliet”, n. 156, febbraio-marzo 2012
dOCUMENTA (13), “Juliet”, n.159, ottobre-novembre 2012, pp.38-47
IL FUTURO DELL’ARTE SARÀ…, “Juliet”, n.160, dicembre 2012-gennaio 2013, pp. 38-41
MEMORY MARATHON alla Serpentine Gallery di Londra, “Segno”, n. 243, gennaio-febbraio 2013, pp. 76-77
Londra: “89plus Marathon” con la “Diamond Generation”, su “Segno”, n. 246, ottobre-dicembre 2013, p.11
“Art Basel in Progress”, “Juliet”, n. 169, ottobre-novembre 2014
“L’Artivismo dei Marathon”, “juliet”, n. 171, febbraio-marzo 2015 [con testo finale su HUO “Il maratoneta dell’arte”]
“Pratiche Curatoriali Innovative”(I), “Juliet”, n. 175, dicembre 2015-gennaio 2016
“ ‘Miracle Marathon’ alla Serpentine Gallery”, “Juliet-artmagazine.com” (24 novembre 2016)
“La Maratona dei Miracoli”, “Juliet”, n. 180, dicembre 2016-gennaio 2017 [con dichiarazione di Obrist tratta dall’intervista integrale pubblicata nell’edizione online]
“Omaggi a Zaha Hadid”, “Juliet-artmagazine.com” (27 dicembre 2016) [con testo su HUO]
“L’Arte dei Paesi Emergenti. Colombia” (VIII), “Juliet”, n. 182, aprile-maggio 2017
“Polifonia di Saperi. Serpentine Marathon 2017”, “Juliet-artmagazine.com” (16 novembre 2017)
“Il ruolo attuale dell’intervista. Conversazione con Hans Ulrich Obrist”, “Juliet”, n. 185, dicembre 2017-gennaio 2018
“La Maratona dell’Intelligenza Artificiale. Dialogo con HUO”, “Juliet”, n. 185, dicembre 2017-gennaio 2018
“Urban Art & Non Art”(II), “Juliet”, 187, aprile-maggio 2018
“Eventi culturali londinesi”, “Juliet” n. 190, dicembre 2018-gennaio 2019
“L’interazione disciplinare. Dall’Arte visuale alla società globale”, “Juliet”, n. 195, dicembre 2019-gennaio 2020
“Produzione creativa e identità. Riflessioni sulla genesi e l’evoluzione”, “Juliet”, n. 209, ottobre 2022
[Riprodurre un certo numero di “foto comportamentali”, in sequenza, di Obrist (vedi cartella digitale “Foto Basilea”), da me scattate durante i talk di Art Basel, che lui aveva apprezzato, tanto che mi fece spedire dall’assistente, Max Shackleton, il suo libro più recente “The Czech Files”] [Under construction] |